Storia - Strain Counterstrain Osteopathic School

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STORIA DELLA SCUOLA COUNTERSTRAIN
  La Jones Institute esiste ormai da quasi 30 anni, presenti fisicamente in USA, Europa ed Australia con altrettanti sedi; la prima sede extra americana fu proprio la Jones Institute Europe (JIE) da cui nacque la Jones Institute Italia (JII). Fu in seno alla (JII) che nel 2014 nacque il progetto scuola. Nessuna altra realtà della Jones attualmente offre questo tipo di percorso, essendo stati noi pionieri di questo meraviglioso progetto. Sia la sede americana che la sede australiana stanno guardando con particolare interesse il nostro percorso e sperano di adottarlo in futuro. Nonostante possa sembrare facile da riproporre, non è così, seguire e gestire un progetto scuola fornendo un insegnamento lineare e consequenziale su di un lungo periodo è estremamente impegnativo per tutto lo staff. Questo progetto ha richiamato l’attenzione di centinaia di operatori in ambito sanitario con numerosissimi iscritti e liste d’attesa. Nonostante ciò lavoriamo giornalmente per: migliorarlo, ampliarlo e semplificarlo. Dalla prima scuola basata su 8 moduli siamo arrivati oggi a 18, inserendo diverse figure mediche. Inoltre, in seguito alle numerose richieste dei discenti, stiamo organizzando corsi specialistici post percorso monotematici fondamentali per la pratica clinica; corsi quali: la vestibologia, la gnatologia, l’ortottica e la radiologia, la Muscle Energy, l'HVLA, etc… Siamo riusciti ad inserire nell'esame anche la prestigiosa Certificazione Americana per coloro che lo superassero.

  Devo esprimere tutta la mia stima e ammirazione per i docenti il Dr. Esaurito Emanuele ed il Dr. Giovanni Napolitano; se non fosse stato per loro, probabilmente il progetto scuola non mi sarebbe mai passato per la mente. Dobbiamo tutti noi ringraziarli, poiché con la loro visione lungimirante stanno portando il Counterstrain ad essere sempre più fruibile agli operatori di medicina manuale ed insieme stiamo preparando le basi per una nuova collocazione della tecnica in ambito sanitario.

In Fede:
Erik E. Gandino; MD, DO, JSCCI
   Dopo aver frequentato i primi due moduli Strain Counterstrain (SCS) Spine e Pelvic Pain, alcuni dei nostri colleghi partenopei ci confessarono di sentirsi un po’ scoraggiati nell’applicare le tecniche. In realtà la difficoltà nel mettere in atto lo SCS non era legata ad un problema di abilità manuale, in quanto la gran parte di questi colleghi avevano una preparazione di livello, ma semplicemente all’impatto con una nuova filosofia di trattamento con tutta la naturale complessità che essa poteva comportare.
La medesima difficoltà infatti, l’avevamo riscontrata anche noi inizialmente, ma spinti dalla straordinaria risposta sui pazienti in termini di applicabilità e di risultati sin dal primo corso sul rachide tenuto dal Dr. Erik Gandino, ci sentimmo spronati ad approfondire l’argomento, rifrequentando più volte i corsi. Questo ci aiutò enormemente ad entrare meglio nella filosofia Counterstrain e ad assimilare oltre il 90% delle tecniche.
 
Tuttavia, perfezionandoci nella metodica, alcune riflessioni si rendevano necessarie: la tecnica era sorprendente e noi eravamo i primi al centro-sud ad applicarla, cosa che ci rendeva fieri, ma nello stesso momento, egoisticamente, era lecito pensare di tenere questa novità per noi stessi, chiudendoci nel nostro orticello…. ma così non fu! Pensammo che lo Strain Counterstrain meritasse di crescere, anche perché, se così fosse stato, pure i medici ne avrebbero sentito parlare e le indicazioni terapeutiche sarebbero sicuramente aumentate, con un ritorno nuovo anche per noi.
 
Nonostante la preparazione eccelsa e la facilità di esposizione del Dr. Gandino comprendemmo che per applicare lo SCS a livelli ottimali, e non solo “scimmiottarlo”, c’era bisogno di approfondire la nostra conoscenza in essa e di lasciar trascorrere un po’ di tempo dopo per assimilare a pieno le tecniche. Avemmo la conferma che il riprendere gli argomenti ci consentiva una maggiore padronanza nel trattamento ottenendo sempre maggiori risultati sui pazienti, e mettendo a conoscenza sempre più medici, della straordinaria efficacia della tecnica.
 
 
   La conclusione delle nostre riflessioni ed esperienza ci portò a fine 2013 a parlarne con Erik, non solo per spiegargli le oggettive difficoltà che i colleghi avevano incontrato a Napoli ma anche per proporre qualche idea volta a rendere più fluido questo percorso di studi, evitando che i discenti potessero perdersi nel vuoto dopo i singoli corsi; si pensò così di creare un progetto scuola SCS, forse l’unico modo per dar continuità ai singoli moduli. Avremmo così potuto dare un sostegno capillare agli studenti; fornire loro corsi mirati di Anatomia Palpatoria per colmare le lacune universitarie; diluire la grande mole di argomenti sui vari seminari; ripetere le tecniche fino a quando non sufficientemente assimilate. In virtù di questa decisione, mettemmo in piedi un progetto scuola su diverse sedi, Torino e Napoli, sperando in un minimo di adesioni per portarlo avanti.
 
La risposta fu eclatante, a tal punto che dovemmo inserire altre date a Napoli per una seconda scuola. La medesima cosa si verificò a Torino dove si rese necessario addirittura cercare una sede più grande. Fu così che il 01 marzo 2014 partì ufficialmente la prima scuola su Torino mentre il 14 dello stesso mese la prima su Napoli. Ad oggi nel novembre 2015, ad appena 19 mesi dalla nascita, abbiamo attive 3 scuole su Napoli con una lunga lista d’attesa per il 4° gruppo scuola 2016, 2 scuole a Torino, anche qui con allievi in lista d’attesa per il 3° gruppo scuola 2016. Inoltre una prima scuola su Roma con 34 studenti è iniziata a metà novembre ed anche qui, con nostra grande soddisfazione, vi è una lista d’attesa per ottobre 2016.
 
    
 
 Ad oggi quindi, dopo neppure due anni da quel timido progetto, abbiamo attivato ben 6 scuole con oltre 180 studenti e circa 50 già in lista d’attesa. Il nostro attuale desiderio è quello che lo Strain Counterstrain, che gode di un insegnamento ad altissimi livelli, possa potenziare la qualità di lavoro sui pazienti per tanti professionisti che si occupano di terapia manuale, come lo è stato per noi grazie a Erik, Randall ed alla Jones Institute."

 
In fede:
Emanuele Esaurito, PT
Giovanni Napolitano, PT

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